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POESIE / DI JANE HIRSHFIELD
Vieni, ruba è una raccolta di poesie sullo stupore di un’esistenza che il tempo inevitabilmente sottrae. I componimenti di Hirshfield, che siano di scoperta, di ineluttabilità della sofferenza o di gioia improvvisa, si rivolgono a una comprensione più profonda e implicano un’attenzione sempre più intensa verso ogni aspetto dell’esperienza umana, dall’apparente banale quotidianità ai momenti più alti e ineffabili. È così che s’incontrano la furtività dell’arrivo del sentimento “come certe corde che, senza toccarle, vibrano se sono vicine a una che canta”; un’anatomia della solitudine che “sbagliata inacetisce l’anima” ma “giusta la olia”; una riflessione sulla deperibilità e sulla dolcezza che da essa ne consegue: “Poi d’un tratto eccomi colta da una strana felicità, come un uomo dotato di mani e bocca robuste, dentro quell’ora abitata da profumi che deperiscono e urtano”. Tutto questo altro non è che la perspicace consapevolezza del nostro comune destino, umani su questo pianeta. Che si tratti di sviscerare momenti intimi e familiari o di narrare un’esperienza fino a un attimo prima aliena, Hirshfield trova per ogni lato della vita un giusto ritratto, il suo nome particolare e memorabile.
Nata a New York City nel 1953, Jane Hirshfield è poeta, saggista, traduttrice e insegnante. Una delle voci più importanti della letteratura americana contemporanea. Autrice di nove libri di poesie e di due raccolte di saggi, ha curato quattro libri dedicati a poeti del passato e contribuito alla riscoperta della storia di scrittrici dimenticate. Dopo la laurea a Princeton, ha studiato al San Francisco Zen Center, dove ha ricevuto l’ordinazione laica nel 1979. Già cancelliere dell’Academy of American Poets, dal 2019 è membro dell’American Academy of Arts & Sciences. Ha scritto di lei Czesław Miłosz: “Una profonda empatia per la sofferenza di tutti gli esseri viventi… È questo che ammiro nella poesia di Jane Hirshfield. Il soggetto della sua poesia è la nostra vita quotidiana, i nostri continui incontri con gli altri e con tutto ciò che la Terra ci porta: alberi, fiori, animali e uccelli… Nella profonda sensibilità dei dettagli, la sua poesia illumina la virtù buddhista della consapevolezza.”
LO SPIRITO DELL’ACCETTAZIONE RADICALE / DI TARA BRACH
Come affrontiamo un dolore insopportabile? Come gestiamo un argomento resistente e onnipresente come quello della bassa autostima? Spesso ci rifugiamo in cose da fare, in luoghi fisici o virtuali cui appartenere, ci imbottiamo di parole e chimica, nascondendoci a noi stessi. E così ci ritroviamo con le spalle al muro, sospesi tra giudizi paralizzanti e conflitti nelle relazioni, in preda alle dipendenze e al perfezionismo, proiettati nel superlavoro, soli. Ci incolpiamo o ci scagliamo contro gli altri, attribuendo tutta la responsabilità del nostro disagio esistenziale all’andirivieni della impietosa altalena delle colpe. Cosa accadrebbe se, invece di continuare a dirigere la nostra attenzione all’esterno, fossimo disposti a metterci in gioco e a guardarci dentro, a sederci con noi stessi con consapevolezza e meraviglia, affrontando il nostro dolore, riconoscendolo e “standoci”?
Tara Brach è una psicologa clinica, insegnante di meditazione di fama internazionale e fondatrice della Insight Meditation Community di Washington (U.S.A.). Oltre a essere autrice di best seller, tiene frequenti conferenze sul ruolo della consapevolezza nella guarigione emotiva e nel risveglio spirituale, e workshop per insegnare a integrare la meditazione nella psicoterapia. Autrice di podcast con record di ascolti, porta la meditazione nelle scuole, nelle carceri e presso le comunità svantaggiate dell’area di Washington.

“Una vita meditativa del Buddha” di Bhikkhu Anālayo.
“Il Buddha, come meditava?” è la domanda alla quale cerca di rispondere questo volume.
Ce ne parlano Emanuele Basile, Direttore Editoriale di Ubiliber, e Bhikkhunī Dhammadinnā.
Le relazioni superficiali e profonde tra musicisti e buddhismo, canzoni e meditazione, Tibet e suono sono infinite. Le nostre playlist seguono le tracce che queste ci suggeriscono,insieme a libri e autori, nostre libere associazioni e il piacere dell’ascolto.
Chissà se se vi piacciono.
Ogni vostra scoperta o indicazione è benvenuta: [email protected]




L'opera del maestro zen Thich Nhat Hanh introdotta da Emanuele Basile, Direttore Editoriale, e Phap Ban, monaco nella tradizione di Thich Nhat Hanh che ne ha scritto l'introduzione.
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