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Cari amici,
Mi chiamo Emanuele Basile e, sebbene mi occupi di editoria da più di venticinque anni, è con fresco entusiasmo e gioia sincera che da qualche mese mi dedico a un nuovo progetto del quale, con Francesca Arengi, sono felice di rendervi partecipi.
All’interno dei vasti e lungimiranti interessi dell’Unione Buddhista Italiana è infatti nato il progetto Ubiliber. La mission di questa neonata casa editrice è di pubblicare le più significative opere presenti nel panorama internazionale in ambito buddhista, per offrire ulteriori condizioni favorevoli a chi desideri percorrere un cammino di crescita spirituale.
Consapevoli della eccezionale opportunità di lavorare tra i libri, ancor più tra quelli di Dharma, vogliamo muoverci in questo mondo con competenza e professionalità, facendo tesoro del fatto che la vita, anche quella lavorativa, è ricca di leggerezza e di sensibilità, di metodo e di fantasia, di conoscenza e di scoperte, di risate e di… silenzi. Sta a noi coglierla nelle sue tante sfaccettature.
Ci impegniamo a produrre testi accessibili e pertinenti, di alta qualità estetica e tecnica, fruibili da chiunque sia interessato al buddhismo. Attingendo all’intera offerta della tradizione buddhista, pubblicheremo commentari, traduzioni di testi canonici, libri di meditazione, opere di maestri e autori contemporanei per spingerci in un secondo momento a proporre saggi, volumi di narrativa, antologie poetiche, libri per ragazzi e graphic novel, nel tentativo di sottolineare l’intreccio tra le varie discipline del sapere, la scienza della natura e la continua ricerca della realtà ultima.
Gli eccezionali professionisti che ci affiancano in questo percorso, e che qui ringrazio, sono ferratissimi in campo editoriale; dal canto nostro, forti di lunga esperienza in questa attività, cercheremo di essere innovativi restando però rispettosi della lunga e consolidata tradizione entro cui si muove il vivace mercato librario italiano e internazionale.
Perché Ubiliber? La scelta di un nome offre un’opportunità per fare chiarezza sul proprio intento. Spontaneamente è emerso questo che evocativamente racchiude le molteplici anime della casa editrice e del mondo al quale vuole dare voce. Quindi l’Unione Buddhista Italiana, UBI, che è anche l’avverbio latino ubi, quando, uniti al sostantivo liber di libro così come all’omofono aggettivo, libero. Libri liberi nel Dharma. Questo è l’auspicio.
Cosa ci spinge, oggi, a pubblicare? È indispensabile innanzi tutto riconoscere che viviamo immersi un mondo di continua erosione del tempo dedicato alla lettura: necessita come minimo di capacità di concentrazione e di tempo a disposizione. I nostri libri vedono la luce in un’attualità complessa, invasa in ogni spiraglio e in ogni pausa dalla prepotenza della tecnologia e nella quale è impresa ardua trovare spazi lunghi per un’attenzione non frammentata. Volgendo poi lo sguardo alla letteratura spirituale nello specifico, essa è davvero ben rappresentata nell’universo librario italiano, non mancando ottimi editori capaci di fare un eccellente lavoro di diffusione di libri utili a chi sia intento alla ricerca interiore. È quindi la nostra una classica mission impossible? Forse no, vogliamo infatti dimostrare che se la nostra motivazione è limpida e sappiamo lavorare con la consapevolezza, la cura, l’attenzione, la professionalità, la curiosità, l’intelligenza, l’onestà intellettuale e la creatività che i libri di questo nostro ambito richiedono, allora i lettori che ci seguiranno in questa avventura ne renderanno la vita (e la via) lunga e salutare. Sarà comunque meraviglioso contribuire a portare il dono inestimabile dell’insegnamento del Buddha ad appassionati indagatori.
L’attività editoriale di Ubiliber comincia a maggio con due importanti libri: una nuova traduzione del Dhammapada e Chiamami con i miei veri nomi, l’unica antologia poetica del maestro zen Thich Nhat Hanh.
È entusiasmante dare il varo alla casa editrice con uno dei testi più importanti e amati del canone buddhista, il Dhammapada, un poema antico ma di grande attualità, utile sia per i lettori ignari del buddhismo sia per i meditanti più esperti, che da sempre ne riconoscono il valore di guida dall’inesauribile ricchezza. Il cuore dell’opera è l’insegnamento dell’etica tramite l’esaltazione della virtù e il conseguente invito ad abbandonare i comportamenti non salutari. I versi, profondi e poetici, sono capaci di indirizzare il lettore, con la gentilezza e l’assenza di dogmi tipicamente buddhisti, verso una più alta sensibilità morale e serenità spirituale. Oltre che da una nuova versione in lingua italiana a cura del professor Francesco Sferra, questa edizione è arricchita da una traduzione in inglese, e, come omaggio al più che centenario tragitto di questo poema nella nostra cultura, dalla versione latina del 1900 nella stesura dello studioso danese Viggo Fausbøll, il cui testo rappresenta la prima apparizione in una lingua occidentale del Dhammapada. Infine, la traslitterazione della lingua pāli è un ulteriore strumento per assaporare le origini di questo imperdibile concentrato di saggezza.
Chiamami con i miei veri nomi è uno dei testi più intimi di Thich Nhat Hanh. Il celebre maestro zen sa ancora una volta farsi ponte tra arte e religione, tra lirica e filosofia, tra realtà quotidiana e realtà ultima. Appoggiandosi lievemente a una sottile trama di dottrina buddhista, le sue poesie riflettono il mondo in cui viviamo e in esse emerge potentemente la compassione profonda che permea ogni parola di questo volume.
Voler pubblicare libri in un mondo sempre più dipendente da attività frenetiche e che stimolano la nostra reattività istantanea è decisamente una sfida. La cogliamo con riconoscenza consapevoli che, ripescando un proverbio antico, anche un solo capello ha la sua ombra. Su queste pagine, così come tramite la newsletter cui ci si può iscrivere sul nostro sito, vi terremo regolarmente aggiornati delle nostre attività e rinnoviamo il nostro desiderio, grazie anche al dialogo che nascerà, di sentire le esigenze del pubblico di lettori che ci vorrà seguire con appassionata curiosità.
Auspicando di essere all’altezza della sfida intrapresa, ci auguriamo che questa nostra breve lettera vi faccia follemente danzare di gioia come facciamo noi da qualche mese o perlomeno sorridere perché, comunque vada, sappiamo che ogni nuovo libro, soprattutto di Dharma, è un nuovo viaggio, spesso meraviglioso.
To be continued…
Felici di conoscervi,
Emanuele Basile e Francesca Arengi